Il 2 giugno 1946, come stabilito dal Decreto Luogotentenziale n.151 del 25 giugno 1944, il popolo italiano viene chiamato alle urne per scegliere tra il mantenimento della Monarchia o il passaggio alla Repubblica. Si tratta delle prime consultazioni libere dopo venticinque anni, e le prime dove le donne hanno diritto di voto.
Il 10 giugno la Corte di Cassazione proclamò il risultato delle elezioni: 12.700.000 voti per la repubblica contro 10.700.000 per la monarchia. Tre giorni più tardi, dopo due anni come Luogotenente del Regno e meno di un mese come Re, Umberto II della Casa dei Savoia deciderà di ignorare gli inviti filo-monarchici a restare (sospettavano brogli letterari in realtà inesistenti), non intenzionato a rischiare una guerra civile. Accettato il fatto compiuto, lascerà l'ormai Repubblica d'Italia per ritirarsi in esilio nel Portogallo.